MASSIMO CARBONI
"GINO SABATINI ODOARDI"
L’arte è una linea di fuga, un’esigenza che disabita i luoghi ma che nello stesso tempo paradossalmente ne istituisce la memoria.
Dunque all’Angelo non devi dire soltanto: Fontana, Porta, ma anche: Ala, Bicchiere, come qui si mostrano nella perfetta visibilità del loro stato bianco.
È il senso vivente che non è sigillabile, la misura che va oltre il misurabile: l’enigmaticamente ovvio, il familiarmente estraneo.
Per questo, è nell’esodo, nell’inappropriabile, nello sradicamento come sua radice ultima, che l’arte trova l’estrema presenza a sé stessa, trova la propria paradossale dimora nella comunità che l’accoglie.
Roma, 28 ottobre 2017
* Testo inciso su lastra di metallo in didascalia dell'opera "Senza titolo x Castrum Alanno" 2017, Sala Consigliare, Comune di Alanno (Pe).