LOREDANA FINICELLI
"SENZA TITOLO"
Gino Sabatini Odoardi lavora manipolando la termoformatura in polistirene, un processo industriale utilizzato nel campo dello stampaggio di materie plastiche da lui rielaborato e trasformato in tecnica artistica.
Le sue opere sono prelievi di oggetti dalla realtà, che vengono isolati e ibernati in forme plastiche immobili e dunque senza tempo, fissate in una immagine di eterna durata, ravvivata da armoniche increspature, avvallamenti del caso e increspature del tempo.
In Senza titolo, una superficie continua e levigata, tirata al vertice della sua espressività luministica e della qualità cromatica, viene interrotta da una piegatura apparentemente casuale, che rompendo l’uniformità svela supporti sottostanti, superfici alternative e variazioni possibili. La piega rompe l’omogeneità della materia e vi introduce un elemento imprevisto, un cenno di destabilizzazione inattesa e, infine, una nota di colore vivace.
I lavori di Gino Sabatini Odoardi si articolano su una ristretta gamma cromatica – bianco, rosso, nero – una scelta volontaria che conferisce freddezza e distanza all’opera d’arte, sempre estremamente lucida e curata in ogni minimo dettaglio. Il bianco splendente e luminoso ottenuto dal processo della termoformatura separa le sculture dal reale e le colloca in una dimensione quasi sacrale offrendole allo spettatore per invitarlo a un’esperienza contemplativa.
Frosinone, febbraio 2024
* Testo critico pubblicato sul catalogo "Accademia 50. Generazioni, Trasformazioni, Attraversamenti", a cura di Loredana Finicelli e Maria Stella Bottai, ed. ABAFR, maggio 2024;