IVAN D'ALBERTO
"SENZA TITOLO"
Un tessuto avvitato, attorcigliato su se stesso e custodito in una teca aperta è espressione di quella metafora letteraria dove la parte è per il tutto; una sineddoche concettuale che non necessariamente deve spiegare, ma che invece, ha il compito di
suscitare una riflessione profonda. Attraverso una ricerca che affonda le sue radici negli studi classici e nelle botteghe rinascimentali e barocche, dove la pratica artistica della riproduzione del panneggio era una consuetudine nell’attività pittorica e scultorea, l’artista congela, attraverso il calore, il drappo rendendo eterno ed irreversibile il suo gesto, il suo tormento, la sua ricerca utopica della verità nel rapporto uomo e fede.
Raiano (Aq), agosto 2016
* Testo in catalogo AIR 2017 a cura di Lucia Zappacosta e Ivan D’Alberto relativo alla mostra collettiva AIR (Arte in Riserva 2016 a cura di Ivan D'Alberto), Parco d'Arte Contemporanea, Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio, Raiano (AQ), ed. Associazione Terre colte.