GIACOMO ZAZA
"IL MARE: EMANCIPAZIONE E REDENZIONE"
Gino Sabatini Odoardi trascende limiti e decadenze del vivere sistematico e standardizzato. Perdersi dentro un bicchiere d’acqua da una parte ostenta la consapevolezza di una cultura svanita e impoverita in luoghi eccessivamente strutturati, vincolati da una attività logico-razionale, attività dominate dalla certezza dell’agire, dall’altra svela la percezione della vastità e delle diversità di uno spazio trascurabile, come quello del “bicchiere d’acqua”. Gli scarti percettibili tra i celesti e i blu profondi delle mappe oceaniche plastificate trasmettono una profondità imprevista, cromaticamente incerta. Per Sabatini Odoardi il mare si rivela ragione essenziale di una visione non prigioniera del confine delle cose, che possa proporre nuovi approdi e nuove partenze.
Roma, Agosto 2001
* Testo critico pubblicato sul catalogo "Il Mare: Emancipazione e Redenzione", ed. Centro Culturale d’Arte “Il Punto”, Molfetta (Ba), 2001, p. 14 in occasione della mostra collettiva "Il Mare: Emancipazione e Redenzione", XIV ed. curata da Giacomo Zaza, ex Convento di San Domenico, Molfetta (Ba).