DANIELA FONTI

"VIA TACENDO"

 

Le diafaniche “sculture” di Gino Sabatini Odoardi

Gli oggetti quotidiani di Sabatini Odoardi radunati sulle “bancarelle” di un suk metropolitano globalizzato (iperpresenti nella loro tattile iconicità eppure malignamente sottratti al contatto fisico) – al di là delle stimolanti e molteplici letture che se ne possono dare – sono due facce dello stesso angosciante interrogativo sul senso di reciproca e irrimediabile estraneità che governa i rapporti primari fra l’uomo, gli oggetti e l’ambiente che li contiene. 

Lo spazio fisico della casa, una volta rifugio protettivo a misura d’uomo, dichiara oggi tutta la sua incapacità ad aderire ai bisogni essenziali dell’individuo, allo stesso modo con il quale il bianco irriducibile e il silenzio che rivestono la vita apparente del consumismo delle borsette e dei bottoni, si estende dalle cose negate fino ai venditori immigrati, agli acquirenti impediti, al brusio incomprensibile che li circonda e alla città tutta.

L’opera di Sabatini Odoardi, simulando un angolo di vissuto urbano, dichiari l’impossibilità di ambientarvi lo scambio vivifico delle emozioni e delle esperienze. Davanti e dietro di noi, ma percepibile nel balugino delle nostre città, si estende il vuoto lattiginoso e raggelante del nulla metropolitano.

 

Roma, 20 aprile 2007 

 

Testo critico pubblicato sul catalogo “Via Tacendo” a cura di Alessandra Di Clemente e Marianna Fazzi, ed. Lineagrafica, Roma, pp. 16-17. Il testo è relativo alla mostra personale “Senza titolo con fantasmi”, Sala Petruccioli, Facoltà di Architettura Valle Giulia, Università degli Studi “Sapienza”, Roma.

 

** La mostra è stata realizzata a conclusione della quarta edizione del Master in Manegement per Curatori nei musei d’arte e architettura contemporanea fondato e diretto da Daniela Fonti. Progetto sostenuto dalla DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea. La giuria composta da: Daniela Fonti, Anna Mattirolo, Benedetto Todaro, Rossella Caruso e Maurizio di Puolo. Il consiglio didattico scientifico composto da: Achille Bonito Oliva, Danilo Eccher, Daniela Fonti, Maria Rosaria Guarini, Giorgio Muratore e Benedetto Todaro. In collaborazione con il MAXXI di Roma.