ALESSANDRO COCCHIERI
"INCIPIT SENZA TITOLO"
La mostra propone numerose opere di raffinata bellezza che meglio rappresentano l’indagine artistica di Gino Sabatini Odoardi dal 2013 ad oggi.
In particolare, attraverso una serie di lavori inediti viene messa in luce un’apparente rottura su quanto indagato sino ad oggi da Gino Sabatini Odoardi. I nuovi lavori sono esposti dall’artista nell’ideale cornice di opere, che hanno rappresentato il suo percorso di ricerca, come a voler “rieleggere” una nuova contemporaneità del suo pensiero.
La convinzione di rompere gli equilibri, quale unico modo per porsi seriamente delle domande senza la pretesa di avere risposte, che ha portato Gino Sabatini Odoardi a fondare il suo lavoro su più filoni di indagine, viene posta, in questa personale, in contrasto con la necessità di operare su un nuovo concetto. Egli sposta l’indagine artistica sperimentando lo scorrere del tempo, che fagocita ogni cosa: contempla l’inevitabile, il deterioramento, la rovina, la fine come atto in-arginabile.
Ecco allora emergere tra i lavori di termoformatura in polistirene, che hanno reso celebre e unico l’artista, opere che descrivono l’immutabile scorrere del tempo: superfici erose e forme incurabili, che aggrediscono anche le cornici che dovrebbero tutelarle.
Il tempo, e da qui anche il titolo della mostra, che “segna” una fase temporale, è una risposta certa dalla quale partire e ripartire: non si sfugge, è solo questione di tempo.
Milano, dicembre 2018
* Testo critico pubblicato in occasione della mostra "Incipit Senza titolo" a cura di Alessandro Cocchieri, Museo Chini, Villa Pecori Giraldi, Borgo San Lorenzo, Firenze. Dal 18.12.2018 al 15.03.2019.