TRA LE PIEGHE DEL DUBBIO
Brossura, 304 pag.
ed. Maretti 2023, edizione bilingue (italiano-inglese)
a cura di Claudio Libero Pisano e Adriana Polveroni
Intervista a cura di Beatrice Audrito
mm. 240×280 - € 49,00
Con questo volume rivolto all’approfondimento del lavoro di Gino Sabatini Odoardi (Pescara, 1968), uno degli artisti più interessanti della sua generazione, si intende fornire una panoramica esaustiva dell’opera dell’artista: una significativa ricognizione attraverso le più importanti opere realizzate negli ultimi quindici anni di attività. I saggi critici introduttivi del volume sono di Claudio Libero Pisano e Adriana Polveroni. Completa la monografia una lunga conversazione con Beatrice Audrito e un’accurata bibliografia.
Il lavoro che Gino Sabatini Odoardi (1968) porta avanti da decenni è sempre stato un lavoro di ricerca e approfondimento sulla vita e sull'arte. Partendo spesso da forme semplici e oggetti di uso comune, ha percorso un tragitto iconografico ampio e complesso che lo ha portato nell'ultimo decennio a cimentarsi con una forma sinuosa ed antica come quella della piega. Il panneggio, secondo la visione dell'artista è considerato “un labirinto nomade senza finestre in grado di celare gli innumerevoli risvolti della vita, dove niente è chiaro e rivelato”. Ha indagato negli anni anche diverse aree simboliche: il dogma (religioso e politico), la memoria, il concetto di postumo e soprattutto il bicchiere (simbolo anti-simbolico).
POSTUMO AL NULLA
Brossura, 232 pag.
ed. Logos 2010, edizione bilingue (italiano-inglese)
a cura di Francesco Poli e Massimo Carboni
Intervista a cura di Angelandreina Rorro
mm. 240×280 - € 29,95
“Postumo al nulla” è il titolo del volume che raccoglie un ampio periodo di lavoro di Gino Sabatini Odoardi, mostrandone a ritroso il proprio percorso creativo.
La monografia è nata dall’intento di fornire una visione d’insieme del lavoro dell’artista, considerato “fra le presenze più significative dell’arte contemporanea in Italia”.
Un cospicuo numero di immagini illustra le singole opere e le varie mostre dell’artista. Saggi critici, recensioni, testi teorici ed interviste che hanno accompagnato il suo lavoro in questi anni, integrano e completano il percorso del libro. I saggi critici introduttivi del volume sono di Francesco Poli e Massimo Carboni, l’intervista è a cura di Angelandreina Rorro.
THE WHITE ALBUM
Brossura, 48 pag.
ed. Galleria Oredaria 2005, ed. bilingue (italiano-inglese)
a cura di Luca Beatrice
mm. 210 x 210 - € 19,95
[...] Con il ciclo “Termoformature”, Gino Sabatini Odoardi compie una sorta di giro di boa attorno alla propria poetica, riuscendo in un unico lavoro a comprendere buona parte degli elementi disseminati fin qui e, nello stesso tempo, ad aprire verso una nuova direzione sperimentale, soprattutto in chiave di scoperta e utilizzo di materiali e tecnologie. L’elemento di maggior novità è dato dal processo realizzativo di queste opere, appunto la termoformatura. Lavorando a stretto contatto con un’industria specializzata nel trattamento dei materiali plastici, Sabatini Odoardi scopre la possibilità di congelare l’oggetto attraverso il riscaldamento, ossimoro degli ossimori, approntandovi un meccanismo irreversibile che sottrae la cosa dal normale ciclo vitale – coincidente con il suo valore d’uso – e le attribuisce un valore simbolico, dunque di eternità.
[…] Direi che il bicchiere in Sabatini Odoardi equivale alla bottiglia in Morandi: scegliere un’immagine semplice e riproporre sempre la stessa significa in qualche modo “togliersi” il problema di cosa rappresentare e dunque concentrarsi sulle ragioni più interne dell’opera.
CONTROINDICAZIONI
Brossura, 88 pag.
ed. Lithos 2003 (ed. italiano)
a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero
Intervista a cura di Sabrina Vedovotto
mm. 150 x 210 - € 15,00
Fra le presenze significative della giovane arte contemporanea in Italia si segnala per complessità d’azione e di segno significante il lavoro di Gino Sabatini Odoardi.
La frontalità della sua azione e l’appiattimento del punto di fuga dello sguardo, su un piano prospettico nullo, traspongono il significato della sua opera da un piano astrattamente simbolico e linguistico ad uno più squisitamente razionale ed esistenziale. L’opera complessa di questo artista ci propone una riflessione estetica attraverso svariate tematiche inerenti temi contemporanei.
Il testo riunisce la lettura complessa di alcuni lavori recenti attraverso i saggi critici di Simonetta lux, Domenico Scudero, Maria Francesca Zeuli, Fabio Mauri, Ludovico Pratesi, Cecilia Casorati, Gino Sabatini Odoardi ed un’intervista di Sabrina Vedovotto.
Ringraziamenti di Alberto Boatto (leggi di più)
GINO SABATINI ODOARDI
Brossura, 24 pag. (B/N)
ed. MUSPAC 1998, (ed. Italiano)
a cura di Enrico Sconci
mm 210 x 295 - € 10,00
Testi in catalogo di:
Cecilia Casorati, Fabio Mauri, Enrico Sconci
Questo numero di “ART E TRA” n. 9 è interamente dedicato alla mostra personale di Gino Sabatini Odoardi, il cui lavoro di ricerca e sperimentazione ritengo vicino alla strategia culturale portata avanti ormai da anni dal nostro museo. Non a caso l’artista viene presentato da autorevoli personalità del mondo dell’arte, come il critico Cecilia Casorati, a cui siamo grati perché ci pungola continuamente con proposte innovative, e l’artista Fabio Mauri, che in più occasioni, con azioni ed eventi di grande livello – primo fra tutti l’atto in mostra Che cosa è filosofia – Heidegger e la questione tedesca - concerto da tavolo (prima mondiale 16 Maggio 1989, numero 2 di “ART E TRA”) ha dato una forte impronta al nostro lavoro. Conoscendo la ricerca di Gino Sabatini Odoardi, ormai da anni, provo ad avvicinarmi ancora una volta alla sua opera…
GINO SABATINI ODOARDI
Pieghevole / Invito
ed. Biennale di Venezia 2011, bilingue (italiano-inglese)
a cura di Massimo Carboni
mm. 150x210 - € 5,00
Pieghevole / Invito della LIV° Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Arsenale.
Nelle opere di Gino Sabatini Odoardi, il rivestimento bianco azzera la funzionalità degli oggetti, omogeneizzandoli attraverso il non colore che contiene tutti i possibili colori. Nel procedimento della termoformatura, con l’aria che viene totalmente espulsa per formare la condizione di sottovuoto, viene abolita anche quella invisibile guaina che riveste la merce e che la rende nell’immaginario desiderabile. L’artista partecipa a suo modo a quel regime di incessante elaborazione per cui ogni prodotto viene progettato, immesso sul mercato, consumato e poi di nuovo progettato et sic in infinitum. Pur nella più completa anomia, la forma è riconoscibile, e da questa si può intuire di quale oggetto si tratta. Ma è come distinguere un fantasma da un altro: l’oggetto diventa un revenant che ritorna come uno spettro ad agitare le notti insonni della merce.