SENZA TITOLO
Intervista a cura di Gaia Bobò
Come si colloca il fenomeno del "Senza Titolo" all’interno della sua produzione?
In che quantità è presente?
L’utilizzo del mio primo “Senza titolo” è riconducibile al 2004, anno in cui ho realizzato la mia prima termoformatura in polistirene (bicchiere su mensola). Da quell’anno, il mio lavoro è andato sempre più in una direzione sottrattiva. Togliere è stata una pratica che ho affinato maniacalmente. L’abdicazione alla titolazione ne è una logica conseguenza. Ciò che mostro non ha bisogno della stampella della parola, è già di per sé del tutto eloquente e soprattutto univoco. Conferma, appunto, che il contenuto è acquisibile (?) solo per via visiva e non allude a rimandi.
Roma, Giugno 2017
* Intervista a cura di Gaia Bobò tenutasi nel giugno 2017 e presentata nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Roma il 17 giugno 2017 in occasione del corso "Metodologia del progetto" a cura di Antoni Muntadas.